Lorenzo, il Magnifico… non Insigne, ma Liurni: sì. Proprio lui: “Dinamite” sta facendo le fortune della Nocerina, un ragazzo classe 1994 che a suon di gol, sta cercando di trascinare i molossi fuori dalla zona calda della classifica. Un gol fondamentale contro la Team Altamura: la corsa sotto la curva, le lacrime di gioia condivise con la sorellina e la fidanzata, oltre che con il pubblico e i compagni di squadra. Un minuto di pura adrenalina calcistica indimenticabile e la gioia del dodicesimo gol stagionale oltre ad un successo fondamentale in campionato, visto che i rossoneri non vincevano al San Francesco da 4 mesi.
Il classe 1994, dopo le esperienze in Umbria tra Castel Rigone, Todi, Narnese; poi Trestina, Prato, Monterosi ed Aglianese, prima di accettare il trasferimento nella società rossonera, ha lasciato un pezzo di sè ovunque è stato.
Premessa doverosa: affermare che è di categoria superiore sarebbe roba da Capitan Ovvio. E quindi, come si fa a parlare di quel giocatore che sta incantando Nocera con le sue giocate? Lorenzo Liurni uguale rinascita: merito del suo talento, della sua perseveranza ma anche di quella mental coach che tanto crede in lui. Dietro il ragazzo originario di Terni, tra i suoi grandi segreti, c’è proprio la sua Eleonora.
Insomma, tutti noi, almeno una volta, abbiamo cercato di dimostrare qualcosa. Magari anche solo con un piccolo gesto quotidiano, un’azione che ci ha resi unici e che ha impreziosito qualcuno. Sì, proprio come Lorenzo e la Nocerina. Generosità, amore, talento, i gol della domenica… e che gol, la famiglia, il lavoro e tanto altro: scopriamo tutto di Lorenzo Liurni in Esclusiva su TuttoSeried.com.
VITTORIA CONTRO LA TEAM E TABU’ SAN FRANCESCO SFATATO – “La partita ci ha dato ossigeno e tanto morale per affrontare al meglio le prossime partite che saranno 9 finali. Ci dobbiamo salvare a tutti i costi, lo dobbiamo fare per la piazza di Nocera che non merita questa classifica. E’ stata una partita tosta, la Team ha giocatori importanti e durante la gara l’hanno dimostrato; ma penso che durante il match i miei compagni, visto che non giocavo titolare, hanno fatto una grande partita soprattutto in attacco dove Cristaldi e Sorgente hanno messo in seria difficoltà l’Altamura. Sono contento sia per il gol che per la squadra, perché a me interessa principalmente quello: la squadra. Il gol è stato importante, dà morale a me e soprattutto a tutto l’ambiente nocerino. Sentivamo questo peso, e finalmente abbiamo raggiunto questo traguardo, ma anche la rete visto che erano 3 partite che non riuscivo a fare gol. Bilancio? A livello personale credo che sto riuscendo a fare un buon campionato, ma non mi accontento in quanto mancano 9 partite e devo cercare di fare il meglio possibile. Ultimamente siamo stati un po’ sfortunati, tra pali e traverse, oltre il fatto di non riuscire a fare gol, o ancora qualche rigore negato (come quello clamoroso di domenica su Sorgente). Le responsabilità sono nostre. L’esultanza dopo il gol? E’ stato un momento bellissimo, che non mi sarei mai aspettato di vivere. Mi ha fatto bene al cuore, alla testa e soprattutto per continuare queste 9 battaglie con un altro umore. Io sono un ragazzo che sente parecchio le partite e l’ambiente: a Nocera mi sono parecchio legato e sento il dovere di farli questo regalo della salvezza. Era da tanto che non vincevamo, poi vedendo la mia fidanzata (che mi subisce tutti i giorni, visto che sono uno che ci tiene tanto a quello che fa), e mia sorella che piangeva in quel modo, che erano tanti mesi che non la vedevo: è stato tanto emozionante. Poi c’era anche il mio papà che non veniva da tanto tempo, e l’ultima volta con il Casarano ho fatto due gol: lo devo fare venire più spesso, perché ogni volta che viene faccio gol (ride ndr).
FRANCAVILLA – “Sarà una partita difficilissima, la classifica non rispecchia la squadra: ci sono calciatori che hanno fatto categorie importanti. Una sfida che devi giocare con il coltello fra i denti: in queste partite l’obiettivo è non prendere gol, essendo gare tirate e difficili, andare sotto non è il massimo”.
RUSH FINALE E LOTTA SALVEZZA – “Sapevamo di avere un calendario difficile soprattutto nel girone di ritorno, perché abbiamo incontrato prima di Natale, Cerignola, Casarano e Taranto fuori casa, e dopo dicembre Foggia, Bitonto, Sorrento; insomma tutte squadre fortissime. Noi siamo uniti e compatti e continueremo a lavorare per cercare di fare più punti possibili fino alla fine del campionato”.
VITTORIA FINALE: LA FAVORITA – “Questo è un girone complicato, per il blasone e i calciatori che ci sono, tutte le squadre sono forti. Io ho visto fortissimi Bitonto e Cerignola, hanno giocatori che in questa categoria c’entrano ben poco, ma soprattutto giocano benissimo, avendo due allenatori molto preparati per la categoria. E lo stanno dimostrando”.
ANNATA DA INCORNICIARE – “A livello personale sto vivendo un’annata bellissima, venivo da una stagione in cui avevo fatto pochi gol, ma non era nulla da buttare. Venivo dal Monterosi, una società sana e importante che gioca per vincere il campionato nel Girone E. A livello realizzativo sto dimostrando di esserci, anche l’anno di Trestina o in Lega Pro avevo fatto dei gol, ma questo è l’anno più bello. Speriamo di arrivare a 15 gol. Gol più bello? Quello con la Gelbison, ma anche contro il Fasano”.
BENIAMINO PER LA TIFOSERIA – “Sono molto umile e lavoro sempre per fare il massimo. L’amore con i tifosi è incondizionato, perché è una tifoseria che ha fatto categorie importanti. Giocare per loro, mi rende orgoglioso. E regalarli la salvezza, sarebbe come vincere il campionato”.
LIURNI E IL CALCIO – “La passione me l’ha trasmessa il mio papà perché mi portava a vedere la Ternana allo stadio in Curva Nord. Il ricordo più bello che ho, è quando ho indossato la maglia del Prato in Lega Pro col cognome dietro le spalle. Questo mi ha reso orgoglioso, mi sono sentito di rappresentare la mia famiglia e tutte quelle persone che mi sono state vicine, ma anche il primo gol nei professionisti. Idolo? Non ce l’ho, non mi sono mai ispirato a nessuno. Cerco di concentrarmi su me stesso, non mi voglio paragonare a nessuno perché sarebbe inopportuno. Segreti? Non mollare mai, crederci sempre e soprattutto da quando ho conosciuto la mia ragazza (il mio mental coach) che mi ha portato tanto entusiasmo. O ancora la mia famiglia che non mi ha mai fatto mancare nulla, sostenendomi, oltre a fare una vita sana e regolare. Mi serve solo un pallone.”
SERIE C – “La mia testa ogni tanto ci va, ma cerco di non andarci. Se un domani, arriva una bella proposta dalla C, è chiaro che ci penso. Da maggio in poi quando finirà tutto, ci sederemo a tavolino e deciderò il mio futuro, ma al momento non voglio pensarci. Prima che calciatore uomo, a dicembre potevo abbandonare la barca ma non l’ho fatto, perché sarebbe stato troppo facile. Non potevo lasciare il mister, i miei compagni e la gente in quel modo, quindi porto avanti fino alla fine quanto iniziato, perché Nocera mi ha dato la possibilità di rimettermi in gioco in un girone importante. Poi in futuro non lo so: spero di ritornare tra i professionisti, in una situazione importante per dimostrare chi realmente sono”.
Ringraziamo l’ufficio stampa della Nocerina e Lorenzo Liurni per la disponibilità e cordialità mostrata ai nostri microfoni.